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La cappella di S. Bernardino
La cappella di S. Bernardino
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Descrizione
La cappella di S. Bernardino così come e dove la si vede ora risale agli anni 1891-1893. Essa venne costruita in sostituzione di una chiesa più antica, pure dedicata a S. Bernardino, che sorgeva non molto lontano da dove venne edificata l'attuale.
La prima attestazione che è stato possibile reperire relativa all'esistenza della cappella antica risale al 5 ottobre 1753. In quel giorno le cappelle campestri di Moncucco furono visitate da don Giovanni Domenico Bergia, parroco di Macello e delegato per tale visita dall'Arcivescovo di Torino Giovanni Battista Roero. Il Bergia fece redarre una relazione, conservata presso l'Archivio Arcivescovile, in cui la cappella viene così descritta: "sita in Reg[io]ne dicta del Aijre [...] capella in forma subarctata [...] habente porticu ante ipsa". In questo documento viene inoltre segnalata l'esistenza di un un atto notarile che stabiliva il censo della cappella risalente al 10 gennaio 1720, anno in cui pertanto la cappella doveva già esistere.
Don Francesco Cottino, parroco di Moncucco dal 1798 al 1840, ci ha lasciato una interessante descrizione delle feste religiose che si facevano negli anni del suo ministero. Ecco come descrive la festa di S. Bernardino: "Li 11 maggio principiasi la novena ad onor di S. Bernardino protettore [...]. Li 20 maggio festa di S. Bernardino, in rito doppio di prima classe coll'ottava secondo il praticato ab antiquo, si va processionalmente coll'intervento delle Compagnie, e del Corpo di Comunità alla Cappella propria a cantar la S. Messa portando la reliquia di S. Bernardino, e cantando l'inno Iste confessor, ritornasi dopo Messa alla parochiale cantando il Te Deum".
Sempre dalla testimonianza di don Cottino apprendiamo che nel 1817 la cappella fu rimodernata.
2. Un nuovo sito per una nuova cappella (1887-91)
Probabilmente dopo i lavori di ammodernamento eseguiti nel 1817 non si fece più alcuna manutenzione della cappella, così che sul finire dell'800 era diventata inservibile. L'allora parroco don Francesco Martina così descrive lo stato in cui essa si trovava: "Già ab immemorabili esisteva una cappella [...] in un sito di proprietà del Comune, che presentemente è dietro il peso pubblico, e a pochi passi dalla casa vicina. Detta cappella e per la sua antichità e pel cedimento del terreno era ridotta a tale stato da non potersi più celebrare la Messa nella medesima, essendosi aperti i muri e la volta. In tale stato di cose manifestasi nel pubblico il desiderio ben ragionevole che si pensasse a provvedere un'altra in sito più adatto". Il primo passo verso la costruzione della nuova cappella fu fatto nel 1887, quando venne nominata una apposita Commissione formata da due consiglieri comunali e da due rettori della chiesa. Compito principale della Commissione era appunto quello di individuare ed acquistare un terreno idoneo alla costruzione del nuovo edificio in quanto il sito dove sorgeva la vecchia cappella era ormai compromesso dal peso pubblico. Dopo lunghe e complesse trattative la commissione riuscì a individuare ed acquisire il terreno idoneo ad ospitare la nuova chiesa.
3. La costruzione della nuova cappella (1891-93)
Avuto il terreno si incominciò a raccogliere le offerte per poter dare inizio alla costruzione. I nomi dei principali oblatori furono scritti su una lapide che ancor'oggi si può vedere all'interno della cappella. Tutte le famiglie moncucchesi concorsero però economicamente al finanziamento dei lavori, e anche di queste offerte don Martina ci ha lasciato un meticoloso resoconto. Oltre alla raccolta di offerte furono organizzate altre iniziative per reperire i fondi necessari fra cui merita ricordare una "recita delle scuolare" e la vendita di libri sulla vita di San Bernardino da Siena. Venne anche organizzato un banco di beneficenza che ebbe un grande successo. Così lo descrive don Martina "Nell'anno [...] 1892 si pensò di fare a favore della Cappella un banco di beneficenza col titolo Pozzo di S. Patrizio, quale titolo importa che ogni biglietto guadagnasse qualche cosetta. Si cominciarono quindi a raccogliere oggetti d'ogni qualità, se ne comprarono ancora altri e molti ma di piccolo valore, quindi il 2 e il 3 ottobre ebbe luogo tale banco di beneficenza, con grande e straordinario concorso di persone e moncucchesi e forestieri; e il prodotto di tale banco superò veramente ogni aspettazione".
La progettazione e la direzione dei lavori fu affidata all'ingegner Giacinto Tosi, che a Moncucco progettò anche i fornici della piazza e la cappella di San Giacinto alla Moglia. I lavori di costruzione presero inizio nel settembre 1891 e terminarono nel 1893.
Terminati i lavori il 2 ottobre del 1893 venne invitato a Moncucco il Vescovo Ausiliario, Monsignor Giovanni Battista Bertagna, che benedì la cappella e consacrò l'altare. Terminate le funzioni a San Bernardino "si venne processionalmente alla Parrocchia -conclude don Martina-, dove S.E. impartì al numeroso popolo la trina benedizione col SS.° Sacramento e il tutto finì con universale soddisfazione".
Gianpaolo Fassino
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